Fiducia in se stessi

Sapersi relazionare con gli altri

Tu sai come relazionarti con gli altri?
Tu sai come relazionarti con gli altri?

Sapersi relazionare con gli altri è importante, perché, come dicono molti psicologi, contribuisce al nostro equilibrio fisico-psicologico.

Infatti, se ti senti bene con te stesso a livello fisico, ovvero sei contento della tua immagine riflessa allo specchio, riesci più facilmente ad instaurare rapporti con altre persone.

Quando instauri un rapporto con una o più persone, questa azione la compi perché hai uno scopo, ossia quello di migliorare le relazioni interpersonali che possono essere di diverse nature:

  • di amicizia
  • sentimentali
  • lavorativi
  • di svago

o altro ancora.

Il rapporto è bilaterale, lo dice la stessa frase sapersi relazionare con gli altri, è come il rapporto causa effetto, se comunichi in maniera positiva dovresti ottenere un risultato favorevole a te.

Stare bene con te stesso

Sapersi relazionare con gli altri ti aiuta a conoscere i tuoi limiti e a stare bene con il tuo ego, in ogni situazione e in ogni momento.

Tieni presente che a volte devi fare delle scelte di fronte, sia ad alcune persone che possono non essere compatibili con te, sia in determinate occasioni, che forse devi evitare perché non ti senti a tuo agio.

Il mistero della conoscenza umana e delle relazioni umane è infinito ed ogni volta che ti trovi davanti ad una persona, questa con la sua personalità e il suo stile di vita rappresenta un enigma.

Chi è, quali sono le sue abitudini, gli sarò simpatico o è meglio che conservi un atteggiamento più serio e professionale per non essere frainteso?

Quante volte ti sarà capitato di porti queste domande e poi di esserti affidato al caso?

Oppure hai aspettato che facesse l’altro il primo passo e di conseguenza ti sei comportato in maniera da suscitare interesse?

Poi in base ai suoi modi e alle sue idee e, per non cadere nel banale, ti sei improvvisato come se fossi d’accordo con i pensieri e i gusti dell’altro, come fosse un incontro casuale di anime gemelle?

Il Buddismo

Una disciplina che viene da oriente ti può aiutare a capire molte cose, parlo del buddismo, che in merito alle relazioni e ai sentimenti mette alla base di ogni cosa l’amore, sia per se stessi che verso gli altri.

Se tu ritieni di sapere cosa vuol dire sapersi relazionare con gli altri e se veramente pensi di possedere gli strumenti per poter cambiare determinate cose, allora puoi essere l’artefice del tuo cambiamento di stile e di vita.

In molte scuole superiori, ma è oggetto di studio anche all’università, ti insegnano una materia molto importante con principi fondamentali e saggi, parlo della filosofia e delle sue innumerevoli branche.

Indipendentemente dall’indirizzo di studi che hai conseguito sicuramente un po’ di filosofia nella tua vita l’avrai applicata.

La filosofia per imparare a sapersi relazionare con gli altri

Per alcuni filosofi l’uomo era al centro dell’universo (micro e macro cosmo) e tutto il resto gli girava intorno.

Stesso discorso con le decisioni e le situazioni in cui ti trovi, cerca di prenderle e di crearle intorno a te a tua immagine e che possano tornare utili a te stesso.

Molte discipline moderne possono aiutarti ad esprimere meglio te stesso e a conoscere stati di equilibrio e di calma che ti aiuterebbero nella tua vita quotidiana.

Lo yoga per esempio insegna tecniche di rilassamento, di equilibrio fisico e di pace interiore, ti fa conoscere la tecnica della visualizzazione e della meditazione.

HAI UNA SITUAZIONE SENTIMENTALE PARTICOLARE CHE TI STA DANDO FILO DA TORCERE E NON SAI COME RISOLVERE?

Con questo esercizio puoi essere in grado di sentirti spettatore di te stesso e di capire come relazionarti con gli altri.

L’importanza dell’autocritica

Inoltre per sapersi relazionare con gli altri devi fare esercizio e lavorarci sopra con impegno e tranquillità e sottolineare quali sono i tuoi lati positivi e quelli negativi.

Per fare questo hai bisogno di un po’ di autocritica e di delineare dei punti fermi.

Vedrai che quelle situazioni o comportamenti che si presentavano prima e che erano motivo di scompiglio e di disagio, dopo tutte queste analisi e ragionamenti, si ripresenteranno in maniera positiva e ti daranno lo stimolo per continuare e a migliorare il tuo rapporto con gli altri.

Se pensi alla tua vita attuale, sicuramente molte decisioni che hai preso o scelte che hai fatto, noterai che sono il risultato delle tue esperienze passate.

Da tutto questo devi trarne una lezione e non dare mai niente per scontato.

Se riesci a dimostrare a te stesso che basta riflettere per sapersi relazionare al meglio con gli altri, magari un attimo prima di reagire o di parlare, riuscirai sicuramente a condurre un’esistenza migliore.

Il lavoro è la tua prova di vita giornaliera, se hai un buon rapporto con colleghe e clienti o comunque con le persone con le quali ogni giorno sei a contatto, questo è molto positivo.

Immagino che anche a te lo stress abbia causato situazioni poco gradevoli.

Ebbene se riesci a controllare i tuoi stati emotivi o sentimentali e a separarli dal lavoro, allora puoi dire che sapersi relazionare con gli altri, dipende dalla fiducia che tu hai in te stesso e dalla capacità che hai di trasmetterla.

Trasmettere o provare tranquillità davanti ad un interlocutore che sai da sempre ha rappresentato per te un ostacolo, che prima ti causava un senso di impotenza e di frustrazione e che ti suscitava reazioni di aggressività, o sbalzi di umore o altro ancora, è un ottimo segnale di intelligenza e di sicurezza acquisita nelle relazioni con gli altri.

Il ruolo della timidezza e della stupidità

A volte la causa più semplice della tua insicurezza è anche la timidezza, che può essere provata anche da alcune persone affabili e molto estroverse e brillanti e che devono anche loro sapersi  relazionare con altri poco intelligenti e che non capiscono determinati comportamenti o frasi.

Questo si verifica in quanto la cosiddetta stupidità, per una persona sveglia, delinea anch’essa un ostacolo, una barriera, e simboleggia l’impossibilità di comunicare.

Quindi se sai di essere intelligente, ti accorgerai che a volte è impossibile adoperare lo stesso linguaggio di chi ti sta di fronte e quindi di farti comprendere.

L’intelligenza non è comune a tutti e la timidezza che ne deriva, e che a volte si scatena inconsciamente di fronte a situazioni non semplici da superare, porta anche il timore di non riuscire a superare certe difficoltà.

Quindi un giorno potrai dire che sapersi relazionare con gli altri è una qualità di chi, come te, ha saputo trarre vantaggio da alcune situazioni passate e che ha imparato a valutare se stesso e i propri limiti, conquistando cosi la fiducia e la simpatia di chi ti sta di fronte, ove possibile.

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Data di pubblicazione: 

14/03/2013

Alessandra

Nata e vive a Genova ed adora scrivere fin da quando era piccola. Ha seguito corsi di letteratura e di psicologia e nella sua vita ha quasi sempre lavorato come impiegata d'ufficio. Ha cominciato da giovanissima a scrivere moltissimi diari e, dopo la perdita di sua madre, ho ricominciato a scrivere prima poesie in rima, ed ora sta scrivendo fiabe per bambini. Scrive articoli per alcuni portali ed adora trattare argomenti profondi e importanti per esprimere se stessa e nel contempo dare qualche consiglio a chi legge i suoi scritti.

4 Commenti

  1. Ciao Stefano, si chiama Alessandra. C’è scritto all’inizio dell’articolo. Come hai fatto a capire che fosse una donna e non un uomo altrimenti?

  2. Eh si. Sembra stupido dirlo ma non mi sento realizzato. Non come persona. Vorrei fare tante cose che non riesco ad ottenere. Non mi muovo. Sono migliorato tanto, ho conosciuto nuove persone, ma manca ancora tanto. Ho conosciuto una ragazza fantastica via internet, mi ci sono affezionato purtroppo, ma lei è lontanissima. Sta in Brasile e non so come e cosa fare. Voglio viaggiare, predico la mia indipendenza personale, di spirito, ma alla fine non faccio nulla per ottenerla. E’ un po’ ormai che non esco la sera con qualcuno. Anche ieri (sabato) sono rimasto a casa, ormai sono 4-5 sabati di fila. Non sono ancora indipendente, sono ancora sotto l’ala protettiva dei miei genitori, sono in confort con loro. Io voglio essere indipendente. Da chiunque. So che è difficile. Ma io voglio diventare un UOMO che sa vivere da solo, che sa cavarsela da solo. Non ho fatto che il 5-6 per cento dell’obiettivo che voglio ottenere da me stesso. Desidero viaggiare, sto cercando di imparare l’inglese e lo spagnolo in maniera ottimale perché vorrei girare il mondo, ma c’è qualcosa che mi blocca. Una sorta di paura. Non avendo amici che vogliono viaggiare con me, della mia età dovrei farlo da solo. Ma stupido dirlo, non ho il coraggio. Mi manca il CORAGGIO. Vorrei andare in Brasile per andare a trovarla e passare una bella settimana con questa ragazza di cui non sono innamorato ma gli voglio un gran bene (mi ha dimostrato attaccamento, amore, cosa che non ha fatto nessun’altra donna nella mia vita) e vorrei godermela per un po’. Ma sono bloccato. Niente mi impedirebbe di andare in Brasile, organizzarmi e partire ma è inutile io sono uno che deve già sapere come e cosa fare. E per me che non ho mai viaggiato con un aereo e per di più all’estero, non ho la più pallida idea. Sono uno che vuole la sicurezza e non si lascia andare. ASSURDO. Cosi non crescerò mai. Mettiamoci poi dei genitori che emotivamente ti bloccano invece che darti fiducia e la frittata è fatta. Nonostante tutto sento di essere migliorato tanto. Ma non mi basta. Ho 25 anni. Merito molto di più. Voglio ottenerlo. Aspetto il momento in cui andrò a vivere da solo. Non riesco più a convivere con i miei. Mi sento imprigionato con loro. Non riesco a migliorarmi e crescere appieno. In questo inizio anno nonostante io abbia partecipato ad un bell’evento con altri ragazzi che vogliono migliorarsi, una bella giornata napoletana ad approcciare donne e a divertirci, sento comunque di essere un po’ fermo. O almeno fermo nel miglioramento, forse non sono tornato indietro ma non ho nemmeno più fatto passi avanti. Quindi devo ripartire. Perché a perdere le buone abitudini ci vuole poco. A perdere i muscoli del miglioramento ci vuole ancora meno.

  3. Ciao Nunzio – molto affascinante la tua storia, grazie di averla condivisa con noi. Mi pare di capire che ti serve una bella dose di sicurezza in te per trovare il CORAGGIO di fare le cose che ti sei proposto di fare.. ci rendiamo conto che non è facile uscire dalla propria quotidianità, dal proprio contesto, dalla propria famiglia ma è un passo importante da fare per la formazione di ogni uomo. Ti consiglio di dare un’occhiata a questa pagina https://www.puatraining.it/consulenza-privata.php potremmo lavorare insieme con te mettendo insieme un vero e proprio piano di azione su come meglio raggiungere i tuoi obiettivi..

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